Tuesday, December 23, 2008

isterico con stile

Belli, nuovi/adatti al tempo che cambia/nuovi, sinceri/sperando che mondo non corra
sono solo vittima del mio piacere/è solo questo che potrai vedere/che cosa nascondi in tasca/qualcosa per me?/il segreto qual è?
nuovi, allegri/adatti al tempo che passa/belli, sinceri/sperando che il tempo non cambi
siamo tutti in amore con tutti/il sesso complica
belli, allegri/ragazzi dell'apocalisse/in piedi sul mondo/che crolla e che forse finisce
mi guarda con gli occhi rotondi/l'adolescente cosciente/mi osserva per copiare le mosse/l'adolescente cosciente
siamo tutti in amore con tutti/il sesso libera
(t.a.r.m.)

il mondo prima



ninna nannapernina



si sente malissimo, se volete sapere il testo cercatevelo

oggi lascio le parole a loro, ai tre allegri ragazzi morti

Monday, December 22, 2008

i love tea party part 2




part 2 perchè già c'è una mia foto con questo titolo e con questo tema, solo che era in versione primaverile.
ieri tea party a tema natalizio: ero anche vestita di rosso e con la molletta fra i capelli a forma di alberello di natale!
ho capito che vado matta per le cose a tema, a trovare tutti i particolari che si possono adattare bene. poi preparare tutto...wow. in realtà ieri io non ho preparato altro che me stessa, essendo a casa di amici, ma vale lo stesso.
forse vorrei parlare di altro, ma forse ancora non posso.
intanto mi sogno ancora questa meraviglia di torta...e confesso: al posto del tè c'era la cioccolata calda, ma non sarebbe suonato bello lo stesso un chioccolate party!


Suggerimento visivo: dopo la merenda abbiamo visto un film vecchio vecchio "le miserie del signor travet"...una Torino tutta nebbia e neve...e una storia molto carina e con alcune chicche. consigliato per questo natale retrò.

Wednesday, December 03, 2008

Le scatole dei ricordi

Ieri parlavo dei ricordi, di come un semplice biglietto di un concerto possa al momento darci molta felicità, sorridendo al pensiero di cose belle che può rappresentare e di come, dopo mesi e avvenimenti, possa rappresentare uno di molti ricordi tristi.
Si diceva anche che il tempo risolve molte cose, può portare pensieri dolorosi ad essere solo pensieri, semplici ricordi, senza più quel significato doloroso che gli davamo.
Subito non ci ho pensato, però al mattino avevo vissuto proprio uno di quei momenti.
Ero in università e in biblioteca è entrato un vecchio amico, una persona che frequentavo anni fa, che mi ha fatto versare moltissime lacrime e al vederlo...niente. Solo ho detto: guarda chi è entrato e basta, nemmeno mi son alzata per salutarlo.
Se questa "indifferenza" sia bella o triste non lo so, ma so che fa bene, perchè ricorda che tutto passa, che la solita scatola piena di ricordi un giorno sarà solo una scatola, un momento della nostra vita che è passato.

Tuesday, December 02, 2008

Appunti di lettura

"Quelli che vale la pena di amare veramente sono quelli che ti rendono estraneo a te stesso." (Baricco in introduzione a Chiedi alla Polvere di J. Fante)

Qualcuno che riesca a portarti fuori dal tuo solito, dalle solite cose della vita.
Si dice che gli opposti si attraggano. Forse.
Ma forse è meglio chi ci comprende al 100%. Però capire ed essere uguali è diverso. Molto.
Tante situazioni nascono dal confronto, da esso si va avanti, si cresce; confrontarsi con la vita è d'obbligo se non si vuole vivere una vita intera da spettatori su di un divano. Certo è comodo, rassicurante come l'abbraccio della mamma, ma che cosa siamo se restiamo a questo livello? Se non abbiamo il coraggio di confrontarci con l'esterno, con le cose belle e brutte che ci saranno, non avremo la possibilità di diventare più forti e non avremo nulla da dire.
Allora trovare chi ci porta lontani dal nostro solito io è una ricchezza, trovare chi sappia portarci oltre è un bene, ma anche noi dovremo fare lo stesso e non avere paura delle cose che ancora non conosciamo.

Sunday, November 30, 2008

Turn



I want to see what people saw
I want to feel like I felt before
I want to see the kingdom come
I want to feel forever young
I want to sing
To sing my song
I want to live in a world where I belong
I want to live
I will survive

And I believe that it won't be very long
If we turn, turn, turn, turn, turn
Then we might learn
So where's the stars?
Up in the sky
And what's the moon?
A big balloon
We'll never know unless we grow
There's so much world outside the door
I want to sing
To sing my song
I want to live in a world where I'll be strong
I want to live
I will survive
And I believe that it won't be very long
If we turn, turn, turn, turn
And if we turn, turn, turn, turn
Then we might learn
Turn, turn, turn, turn
Turn, turn, turn
And if we turn, turn, turn, turn
Then we might learn
Learn to turn



Travis, Turn

Thursday, November 20, 2008

18 novembre


Oggi, martedì 18 novembre, avrebbe più senso mettere queste foto di mia madre: è il suo compleanno. Lei è l'unica persona che abbia la capacità di farmi commuovere per le cose che scrive e pensa di me. Questa mattina le ho fatto gli auguri e ho aggiunto che ero triste, anche per la pioggia che cadeva, e lei è riuscita quasi a farmi piangere durante una lezione per cosa ha risposto

Tuesday, November 18, 2008

festa letterario-chiavatoria

Leggo le lettere di Miller e Anais Nin. Sono fatte di un amore e di una passione fuori dal tempo. Questo è ciò che vorrei. Un desiderio fisico naturale, bellissimo, di cui parlare all'infinito; leggere del loro desiderio fa esplodere pensieri un po' nascosti. Poi parlano dell'amore, di questo sentimento che li travolge e da cui loro si fanno travolgere, non ne hanno paura. Sì, forse un giorno finirà, ma perchè privarsene ora?
Parlano, parlano, parlano. E si scrivono queste infinite lettere zeppe di letteratura, film, di una cultura che oggi è assai rara.
Miller un giorno le scrive che le farà una festa letterario-chiavatoria, ossia scopare e parlare, parlare e scopare e tra l'uno e l'altra una bottiglia di vino.
Io bramo un rapporto del genere. Essere liberi di parlare di qualsiasi cosa, senza vergogne o paure; perchè desiderare qualcuno e qualcosa, desiderarlo per possederlo, è uno dei sentimenti più forti che ci possiamoa apettare nella vita.

Monday, November 17, 2008

Collage

..il mistero che, tra desiderio e istinto di morte, segue ogni vero amore.
Ciò che ferisce non è quello che si dà agli altri ma quello che non ci viene donato da chi amiamo: l'amore è il silenzio di una impenetrabile lontananza.

Collage, Anais Nin

Questa frase colpisce come una lama affilatissima. Sto studiando Anais Nin per un corso, quindi non è a caso che oggi io abbia aperto quelle pagine; però è un caso, come spessissimo accade, che quelle parole colgano benissimo un pensiero di questi giorni, questo periodo, questo tutto.
Amore è silenzio...certo, spesso il silenzio spiega meglio delle parole pensieri e azioni che non si hanno il coraggio di esprimere; il silenzio può colmare lo spazio di parole inutili, ma queste son tutte frasi fatte, idee prestampate che abbiamo nella mente per sentirci meno in colpa a non dire quel che si prova.
No no..amore è silenzio vuol dire ben altre cose, forse cose troppo difficili da spiegare a parole, forse la spiegazione la si trova in uno sguardo.

Monday, November 10, 2008

Henry Miller e cosa può succedere tra sogni e letture

Oggi ho dovuto scrivere quella data tre volte.
Ogni volta ha fatto male. Sto cercando di far finta di niente, mi son buttata nelle ore di lezione, assorbendo tutto ciò che Henry Miller può darmi.
Una data, una convenzione, un numero a significare qualcosa che è altro. Un così semplice numero:10, per quasi un anno.

Leggo freneticamente Miller, un po' perchè devo finirlo per mercoledì e un po' perchè perdermi nei libri mi piace, mi astrae dall'oggi, qualunque oggi sia.
Poi a legger certe cose faccio collegamenti, ritrovo non proprio emozioni, ma stati del mio essere, del corpo più che della mente.
Continuo a far dei sogni, alcuni più espliciti e altri meno semplici da capire, ma il senso è sempre uno e identico.
E' brutto svegliarsi di colpo, sudati, ancora mezzi immersi nelle immagini, nelle sensazioni, nelle voglie del sogno e sapere benissimo che l'oggetto del nostro sogno, o meglio, del nostro desiderio, non lo si potrà avere.

Saturday, November 08, 2008

Hot' n'Cold

Questa donna è magnifica,
anche live pare brava e
questa canzone è adatta.
Punto

Thursday, November 06, 2008

Siamo depressi perchè ascoltiamo la pop music o ascoltiamo la pop music perchè siamo depressi?

Ho una specie di rituale: quando son giù, quando sono depressa,quando c'è qualcosa che non va, quando soffro, riguardo il film Alta Fedeltà. E' come se ridesse fiducia nel mondo, è come se fosse una coccola visiva. Forse è perchè alla fine finisce bene, può darsi. Forse perchè tra i protagonisti c'è una delle mie grandi passioni: la musica. Forse perchè c'è Jack Black e lui può solo farti sorridere.
E' sempre stata una piccola sicurezza, questa di Alta Fedeltà, un po' come lo shopping anti depressione.
Oggi però non funziona, non c'è sorriso che arrivi dal vedere questo film. Ne avrò abusato e ora non fa più nessun effetto? O forse è solo che la tristezza che si aggira in questo periodo è addirittura troppo forte anche per questo film?

Tuesday, November 04, 2008

The Latest Toughs

Questa pioggia ininterrotta, questo freddo che gela come a gennaio, questo grigio che toglie ogni voglia di vivere fan venire voglia di canzoni adatte a risollevare l'animo. Sarà che son in pieno periodo Okkervil River, ma trovo che molte delle loro canzoni possano riuscire in questo arduo intento. All'inizio volevo fare una compilation varia, poi ho iniziato a riempire la cartella di sole loro canzoni. E allora ecco qui.
Da gustarsi con thè alla vaniglia o cannella e pane e cioccolata!


1) unless it's kicks
2)song about a star
3) for real
4) last love song for now
5) pop lie
6) song of our so-called friend
7) dead dog song
8) stand ins, one
9) the president's dead
10)the velocity of saul at the time of his conversion
11)our live is not a movie or maybe
12)black
13)no key, no plan
14)oh, precious
15)the latest toughs

Monday, November 03, 2008

Difficile a dirsi

Parlare di certe cose è sempre molto complicato, perchè si rischia di dire troppo, di far trapelare sentimenti ed emozioni di cui ci si può vergognare.
Pensavo che una volta, quando magari una storia finiva, ci si accaniva sulle lettere ricevute, ma oggi cosa ci resta? Restano gli sms, piccole frasi a cui diamo troppa importanza e che conserviamo nei nostri telefonini sempre più capienti. Cosa ne dobbiamo fare? Rileggerli all'inifito chiedendoci dove è finita quella persona che ha scritto certe cose, soffrendo sempre di più, inzuppando come quindicenni il cuscino? Personalmente non lo credo. Forse sono di più la persona che li cancella quasi tutti, fa pulizia nella memoria del cellulare sperando di far pulizia anche altrove.
Ebbene, poco fa ho fatto proprio questo; è stato difficile rileggere certe frasi che si erano dimenticate, ma è giusto così: quei pensieri non sono più veri, ora quelle parole non le sentiremmo per cui meglio non averle sotto gli occhi. Leggendone due o tre verrebbe giusto la voglia di dire "ecco, qualche mese fa la pensavi così, dicevi il contrario di ora, come è possibile?", poi non lo si fa,ovvio, si lascia quelle parole nella testa e si passa alla prossima cancellazione.


Listening: the stand ins, okkervil river

Friday, October 24, 2008

Melonehad, Tim Burton






There was a morose melonhead,
who sat there all day
and wished he were dead.

But you should be careful
about the thongs that you whis.
Because the last thong he heard
was a deafenning squish.

Monday, October 20, 2008

vicky cristina barcelona

Quando un regista riesce a mettere da parte le nevrosi che puntualmente mette nei film, ecco che spunta un film ancora migliore del suo solito.

Friday, October 17, 2008

Thursday, October 16, 2008

MAMMA MIA!

Anche solo per questi titoli di coda il film si deve vedere.

Tuesday, October 07, 2008

Sunday, October 05, 2008

Non ci resta che piangere

Due dei momenti migliori.

Un fiorino_alla dogana



"Grazie Mario"

Friday, October 03, 2008

Scriverti

Spesso mi viene in mente di scriverti, perchè i messagi non sono una scrittura vera,
perchè sentirsi per telefono sembra non fare parte della nostra comunicazione
ma sopratutto, perchè ho sempre scritto.
Ho sempre scritto le cose più diverse, pensieri miei che sentivo il bisogno di fissare su
un'infinità di quaderni; ho scritto la conoscenza con delle persone,
ho scritto me stessa, ho scritto versioni più belle di quella che posso essere io;
sulla scrittura ho basato amicizie e amori.
In realtà è già da qualche giorno che volevo farlo e ora un semplice desiderio è maturato,
quasi in bisogno.
Forse solo per delle comodità o per la situazione diversa, all'inizio ci sentivamo di più,
ma forse era dovuto a quel pensiero continuo che si ha quando si sta conoscendo una persona che ci piace;
e vogliamo raccontare tante cose, sentiamo che se passa troppo tempo ci stiamo poerdendo qualcosa di importante,
anche se si sa benissimo che tutto ciò che c'è di bello ci aspetta, non è certo quel messaggio in più su myspace che fa la differenza.
Ma quando ci son in gioco certi sentimenti la razionalità scappa, sfugge dal nostro campo d'azione,
anche se di solito è sempre ben presente in noi.
Allora perchè sono qui, ora, in questo preciso istante a scriverti queste parole forse da perdi-tempo?
Perchè sento di nuovo quella necessità, perchè c'è quella stretta allo stomaco, perchè il respiro è corto per un'emozione,
perchè se potessi ti direi tutto questo con un bacio, un abbraccio stretto e forte e non direi una parola, perchè quei gesti ci bastano.
Però fino a domani tutto questo non potrò farlo e mi sembra un tempo lunghissimo, infinito, fatto di cose da fare, testi da studiare, libri da finire
e musica da ascoltare e film da vedere.
E mentre scrivo tutto quello che fino ad ora era rimasto un pensiero vago, un sentimento che non capivo, ora si fa parola, batticuore e un magone che non riesco a capire.
Forse ti ho scritto tutto questo perchè quelle due parole che si usano per esprimere un certo sentimento, ritenuto il più bello e importante nella vita di una persona, mi sembrano banali, logarate dalla gente, usate a sproposito e forse nemmeno le sento troppe mie, perchè non le ho messe assieme io, non sono un prodotto della mia mente del mio cuore...allora sì, tutte queste parole in più vogliono dire quello e molto di più o forse non sono riuscita a dirti nulla, ma sinceramente spero non sia così.

Tuesday, September 23, 2008

la continua ricerca

L'aria si è fatta molto più fredda.
Non ho perso l'abitudine di scrivere sul mio quaderno. Ogni sei mesi/un anno cambia; dipende dalle idee, dagli elenchi, dai propositi.
Qualche volta mi sembra di avere un'idea e avendo il Mac vicino scrivo sul blog, così, per saltare un passaggio, ma dopo qualche riga confusa cancello tutto e lascio stare.
negli anni il tipo di quaderno su cui scrivo è cambiato. Sono cambiati anche i contenuti.
E' bello; posso trovare gli strati della mia crescita così come si vedono le evoluzioni di una città andando a scavare.

Grazie a delle bellissime parole di una professoressa ho trovato una spiegazione alla mia perenne infelicità, alle mie continue ricerche di qualcosa che sia sempre altro. Ebbene, è la letteratura, quella che vale la pena di leggere, che ha come essenza, come obiettivo la continua ricerca di un mondo migliore.
E' stato uno di quei momenti da illuminazione, ne capitano pochi, ma colmano tutti i momenti in cui non ci sono stati.





In ascolto: Apologies to the Queen Mary, Wolf Parade
Liars, Liars

Monday, September 15, 2008

Racconto di un sabato allagato

Capita che per andare in un posto dove si è già stati più di una volta ci si perda. Anche perchè il diluvio universale non aiuta a capire dove ti trovi.
Poi, però, capita che in uno dei paesini che stai attraversando ci sia una casa con un sacco di acqua intorno. Vai avanti e non pensi che la cosa ti possa riguardare. Vai ancora avanti e ops..."quanto è grande questa pozzanghera? Continuo ad accelerare ma la macchina non va avanti". Poi ti accorgi che quella casa di prima e la macchina su cui sei sono nella stessa barca (quasi letteralmente direi). A una rotonda una strada bloccata dalla protezione civile è il chiaro segno che è ora di tornare indietro prima di finire sulle riprese del TG3.
Il locale è l'equivalenza di un'oasi nel deserto.

Il progetto "proiettili buoni" sembra ben riuscito. Qualche vecchio pezzo rimesso a nuovo da una chitarra elettrica. Per alcuni aspetti sembra un riempitivo delle carriere artistiche presenti sul palco. Insomma, la sostanza è che per questo sabato di freddo fuori e di sauna all'interno va più che bene, risolleva l'animo e le orecchie a riposo di concerti da luglio.

In treno alzo gli occhi dalla rivista per uno strano luccichio...attorno a Chivasso è allagato.

Friday, September 12, 2008

Singer Songwriter

Fuori dalla finestra chiusa il cielo continua restare grigio, senza pioggia né sole.
Porto tutto il giorno con me una tazza di tè o caffè istantaneo.
Vedo film già visti così tante volte da sapere quasi a memoria anche le battute in lingua originale.
alla sera i miei occhi sono stanchi: troppe parole divorate, troppi fotogrammi logorati, che siano film o serie tv non importa, il conforto che dà l'associazione parola-musica-immagini è la stesso.
vedo un altro autunno iniziare, il colore delle foglie incomincia ad assomigliare ai miei capelli.
E adoro tutto questo.
L'autunno sembra ancora un anno nuovo che inizia.



Suggerimenti.
Da ascoltare: Okkervil River, The Stand Ins, 5 stelline su 5.
Da vedere: Caos Calmo, Across the Universe ( se odiate i Beatles lasciate stare).

In lettura: Underworld, Don De Lillo, già so che è geniale.
I Newyorkesi, C. Schine...dirò.

Tuesday, August 26, 2008

Piccole considerazioni

I film, le canzoni, i libri, sono colmi di questi uomini che piangono i loro amori; chi lo perde lo rivuole; chi se ne va vorrebbe tornare indietro; chi non ce l'ha ne è alla ricerca.
Ma ce ne sono davvero, al di fuori della finzione?
Il meglio lo avremo solo dalla fantasia?





Il pensiero è nato dall'ennesima visione di Alta Fedeltà

Thursday, June 12, 2008

paris, je t'aime






Come spesso si dice ecco un piccolo gioiello.
Non esalta nessun particolare grandioso da questo progetto, ma tutto, nell'insieme, rende bene l'idea.
Sono piccoli racconti ambientati a Parigi, tutti girati da registi e attori diversi, tutti ambientati in quartieri diversi di Parigi.
Credo che per chi ami questa città come me sia molto bello. E' bello ritrovare posti in cui si è passati, risentire certe emozioni che qualche personaggi con la sua storia trasmette.
Sì, questo film è proprio l'amore che Parigi può dare a chi la sa amare, una città dolce, emozionante, semplice e complicata da capire per tutte le sue differenze interne.
Una poesia che si srotola in quasi due ore di piccole narrazioni cinematografiche.
Bello e posso rivedere la mia Parigi.

Wednesday, June 11, 2008

Sex and the City




Chi, come la sottoscritta, ama la serie tv non vedeva l'ora che uscisse nelle sale il film tanto atteso, quello che sarebbe stato l'ultimo capitolo, la chiusura definitiva.
Se uno si affeziona ai personaggi come di solito capita a me, sapere di andare a vedere la fine di qualcosa è un po' triste. Allora si spera nel finale a lieto fine, che potrebbe anche esserci, visto il genere abbastanza...rosa, se vogliamo chiamrlo così.
La mia intenzione non è assolutamente quella di dire la fine, non lo faccio mai: mi sembra sempre di rovinare un film, come nei libri raccontare per filo e per segno la trama...no non si fa.
Ho dovuto attendere una decina di giorni per vederlo ma ce l'ho fatta. Per l'occasione volevo anche essere carina, mettere una gonna un po' a ruota, scarpe con tacchi...non so, mi sembrava di essere più in tema con il film che andavo a vedere. Poi, alla fine, la pioggia, ormai, giornaliera, e il potenziale freddo da aria condizionata mi ha fatto desistere e ripiegare su jeans e ballerine.
Ma sto divagando.
Sex and the City reso su pellicola mi è piaciuto. Un po' scontato su alcuni passaggi e finali, ma uno se li aspetta da un film come questo.
Anche qui c'è tutto quello che ha reso la serie così bella: personaggi con problemi abbastanza normali e non troppo surreali, New York, i vestiti e le scarpe.
Forse non si può dire più di tanto su un film che è come se fossero le ultime due puntate di una serie, non c'è nulla di veramente nuovo di cui parlare. Si può dire che
se piace la serie piacerà anche il film.
E per chi non ha mai visto il tele-film, ma in qualche modo è incuriosito dal film è d'obbligo vedersi prima le sei serie.

Wednesday, May 21, 2008

Less than Zero

Bret Easton Ellis. Forse più conosciuto per il suo libro American Psycho. Meno di Zero è la prima opera, una cosa scritta per un corso dell'università. La sua scrittura può dare fastidio, non essere capita: butta le sue frasi sulla carta senza quasi badarci troppo. Scrive una storia, una storia come ce ne sono tante, di ragazzi giovani, ricchi e pieni di problemi. Quattro settimane di vacanze tutte spese tra sesso occasionale e droghe. Questa è in breve la trama, niente di più e niente di meno.
Il libro di Ellis funziona, comunque; vediamo un po' la personalità di Clay, la voce narrante, in questo modo di scrivere così frammentario.
La frase simbolo delle azioni di questi ragazzi: "e cos'è giusto? Se si vuole una cosa è giusto prendersela. se si vuol fareuna cosa, è giusto farla".

Friday, May 16, 2008

Les Amants Reguilers



Era da un bel po'che non trovavo un film così bello da trovare parole per parlarne. ho visto molte cose carine, alcune meritevoli anche, come JUNO per esempio. ma questo film...non so, entra dentro.
regista e Philipe Garrel, fratello di quel Louis Garrel che ha fatto parte del trio di The Dreamers. recita anche in questo caso il fratellino e se già non aveva colpito nella pellicola di Bertolucci qui non può che esplodere l'amore. E' un protagonsta bravissimo.
insomma non posso parlare troppo di lui perchè son in quel momento magico dopo aver visto un film che si chiama adorazione e si finisce per fare commenti tipo quindicenni.
per cui evito e dico ancora che il film è fantastico. esiste solo in francese sottotitolato e questa cosa gli da quel tocco alla nouvelle vague che fa sempre.

Wednesday, April 02, 2008



Non voglio scrivere dell'oggetto dell'immagine, ma di come sono arrivata a quella.
Domani avrei un esame, di quelli belli, densi di letteratura, di cose che si son scoperte, di pregiudizi abbattuti, di preconcetti e vecchi ricordi aggiornati al sapere di oggi. Insomma, uno di quegli esami che vuoi preparare bene perchè il corso ti è proprio piaciuto. Però non ce la faccio più: è da metà febbraio che vado avanti a leggere e studiare e oggi, a meno di 24 ore dall'esame, non riesco più a rileggere per la decima volta tutto quanto; per cui mi son messa in pausa fin a dopo cena, quando farò un ripasso veloce veloce.
Però poi salta fuori l'ansia da "non mi sto preparando abbastanza", oppure "mi sento in colpa perchè faccio altro". Poi è difficile perchè si pone la domanda: e ora che faccio? Tv e divano sono troppo da poltroni nullafacenti, anche nella versione poltrona e pc in camera. Potrei recuperare un po' delle fantomatiche ore in arretrato di sonno, ma pure questa è un'opzione che mi viene da scartare e allora leggo, ho anche iniziato un libro che promette proprio bene: "il buio oltre la siepe" di Harper Lee, caldamnete consigliato da persone fidatissime. E' di quei libri per cui andresti a dormire alle 5 del mattino pur di andare avanti.
Quella è la soluzione al mio pomeriggio di riposo. Deciso.
Sì ma prima controllo la posta già che ci sono e altre due cosette su internet e ci vuole un disco adatto; così lo sguardo cade su quello dei Kings of Convenience. Tranquillo e porta la mente a pomeriggio caldi di primavera e prati. Allora mi lascio portare dove il disco e il libro mi vogliono portare, in due posti diversi, certo, ma entrambi dove posso passare al mondo in cui solo ottimi libri e dischi riescono a portarmi.

Thursday, March 27, 2008

L'uomo che cade



L'uomo che cade, Don Delillo (Einaudi).

"La caduta libera è la caduta di un corpo nell'atmosfera non frenata da un congegno di rallentamento quale un paracadute. E' il moto discendente ideale di un corpo soggetto al solo campo gravitazionale della terra."

Come al solito Delillo riesce a poratarci al centro di una storia che siamo noi, il nostro tempo.
Questa volta tocca a un argomento molto discusso, ma anche delicato, per la sua troppa vicinanza a noi: la caduta delle torri gemelle.
Prima di tutto bisogna ambientarsi un attimo al libro: la divisione non è solo per capitoli, perchè all'interno di essi bisogna districarsi fra le varie voci dei personaggi, che, però, non sono annunciate, per cui ci vuole qualche pagina per capire chi sono i personaggi, chi parla, chi subisce l'azione. Ma appena troviamo il bandolo della matassa è fatta. Siamo dentro a un libro vero, di personaggi che possono benissimo essere esistiti, di persone che hanno davvero vissuto certi momenti.
Delillo parte dal dopo, dai momenti successivi alla strage, è come se ci preparasse, con un cammino verso le storie dei personaggi, per conoscerli, cosa che succede con ogni romanzo. Gli unici momenti rivolti al passato sono gli ultimi capitoli delle diverse tre parti: la voce passa dall'altra parte e sentiamo il lato dei terroristi, dei colpevoli, delle mani che hanno azionato tutto, di quelli che hanno preso lezioni di volo per poter compiere la loro missione e avere il loro meritato posto in paradiso.
Fino alla fine c'è quest'unica divisione di voci nei capitoli, tranne l'ultimo, nel corridoio dell'Hudson, in cui siamo sull'aereo, con il nostro uomo dell'altra parte che ci parla, che ci fa assistere al suo impatto, ma quando questo accade la voce passa all'altro protagonista del libro che racconta i suoi momenti dall'impatto a quando esce dalla torre.
Un libro che si legge volentieri per la solita scrittura lineare di Delillo, ma con qualche momento difficile, per la storia, perchè certe immagini le abbiamo viste davvero.

"Dimenticate il mondo. Non curatevi di ciò che è chiamato mondo. Tutto il tempo perduto della vita ora è finito. Questo è il tuo antico desiderio, morire con i tuoi fratelli."

"Poi vide una camicia scendere dal cielo. Camminando la vide cadere, agitava le braccia come nulla in questa vita".

Tuesday, March 25, 2008

altre trame altri suggerimenti



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I prossimi film di cui parlerò rientrano in quella categoria di film che già ho visto ( e più di una volta), ma che è sempre bello rivedere.

Il primo è uno di Woody Allen, inutile dire che piace a prescindere. Non so perchè ma quando penso a questa pellicola mi dimentico sempre il titolo, la metto come in un angolo, ci do meno importanza, invece è carinissimo. Certo non sarà dei migliori che Woody ha fatto, ma nemmeno dei peggiori insomma.
La trama è semplice: personaggi incasinati con problemi affettivi o di relazione con il mondo. In due parole: un tipico film firmato Woody Allen. niente di più e niente di meno. Questo ripeto, non è un commento che vuole dare meno importanza a questo film, solo lo si vede per avere una sicurezza ulteriore sui temi che tratta il nostro amato e se si vuole passare un'ora e mezza di sicura visione piacevole.


Il secondo dei film rivisti è la neve nel cuore. Ora, il titolo potrebbe ingannare. Fa sembrare il film una di quelle commedie con sentimento, invece no. Giusto nel finale si lascia un po' andare al sentimentale, ma nemmeno troppo.
E' solo un Natale in una famiglia che trova difficile accogliere la nuova fidanzata di uno dei...5 figli, si 5(li stavo contando).
Qualche risata, qualche momento un po' più malinconico, ma con momenti di equivoci e cattiveria divertenti.

Monday, March 24, 2008

Lars e una ragazza tutta sua

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Lars...Lars è uno di quei personaggi che fa spuntare emozioni come l'amore, la pena, entrambe per lo stesso personaggio. Vive dentro una sua realtà molto labile, così tanto da spezzarsi un giorno e trovare una sua realtà in una cosa finta. Un giorno porta a casa del fratello e di sua moglie la sua ragazza: una di quelle babole di plastica costruite su misura per chi le richiede. Il problema e tutta la storia del filmè lì: nel fatto che Lars la veda come vera, per lui è reale. La scena della presentazione al fratello e consorte è di una comicità unica, fatta con sguardi e gesti fantastici e lui, Lars (Ryan Gosling), era da oscar, davvero.
Tutto il paese minuscolo in cui vive si adatta a questa realtà, dal primo all'ultimo diverranno amici della sua "ragazza"fino a quando egli stesso riuscirà a fare di nuovo il passo verso una realtà più vera e concreta.

Devo ancora ricordare un altro momento bellissimo del film, uno di quelli che fa parte dell'innamorarsi nostro del personaggio: la rianimazione di un peluches di una collega; davvero una scena dolcissima.

Irina Palm



Tre giorni di festa e qualche film da vedere.
A parte che, più ne vedo e più aumenta la lista dei film che ancora mi mancano. Tra vecchie pellicole, nuove cose in uscita e commediole per alleggerire la giornata qui non si finisce mai.
ma andiamo con ordine. Oggi dedicherò un post, magari anche molto piccolo, per ogni film visto.

Si diceva nel titolo Irina Palm, un film di Sam Garbarski con Marianne Faithfull e intendo proprio quella Marianna Faithfull...quella famosa più per altre cose che le sue prodezze in campo cinematografico.
Il film merita proprio e spiace davvero esserselo perso al cinema, ma non si può vedere tutto e, sinceramente, fino a sabato sera non sapevo nemmeno che sarebbe stato così bello il film!
A parte vedere con piacere che noleggiare i film è sempre difficile: quando riesci a trovare qualcosa di decente tra gli scaffali il DVD arrivi a casa e ti accorgi che non va; un po' si vede e un po' no. Poi si rischia pure di perdere il finale, ma non ci si arrende. Certo che però, metterci mezz'ora in più per film...
Quando finalmente, si riesce a terminare la visione ci si rende conto che si ha appena visto proprio un bel film, di quelli simpatici, ma con contenuti, una storia sentita, un po' drammatica, ma che porta dei sorrisi. Risate forse anche, ma di quelle piccole, per le piccole cose. Poi bisogna dire che la cara Marianne fa molto bene la parte: una signora che per aiutare il nipotino malato si mette a fare la "hostess", solo che non son di quelle che preparano il thè e rassettano casa, ma di quelle che lavorano in un sexy shop di Soho! La cosa bella è che diventa la più brava e toglie clienti alle più giovani.
Insomma, non proprio un film natalizio, ma per tutti gli altri giorni dell'anno va benissimo.

Friday, March 21, 2008

Serata trash e film




In realtà trash non troppo.
Inizio ora l'elenco dei tre film che vorrei vedere.

Appunto si comincia con la visione di Scherzi di cuore: film del 1998, commedia sul vago romantico, colonna sonora non troppo male per questo genere, classico intreccio di storie che alla fine si risolvono essere tutte legate (come nelle migliori trame); c'è un po' di tutto...la nevrotica che ha problemi ad avere anche solo una conversazione sulle relazioni, la solita moglie che non vede il marito e si fa l'amante, la ggggiovane che balla e cerca di rimorchiare un ragazzo schivo con seri problemi e infine la coppia anziana che vaga tra litigi divertenti e 40 anni di matrimonio da festeggiare. una delle loro frasi più riuscite è:
a- non insultare la mia intelligenza
p- la tua intelligenza al momento è in serio dubbio
a- fottiti!
p- anna!
a- paul!

Poi si passa a qualcosa di ben più alto livello, Lost in traslation: il secondo film della fantastica Sofia Coppola. Allegro misto a triste misto a malinconico misto a...insomma un film che adoro, viste molte molte volte e son già mesi che non abuso di quel dvd.

E poi il gran finale, Manhattan, Woody Allen...devo commentare?

Thursday, March 20, 2008

Bande à part



Per rimanere in tema con il post precedente...
Colmata un'altra lacuna cinematografica, ben più grave di quella precedente (vedi post su Vacanze romane). Dopo una ricerca che sembrava più una rievocazione dell'Odissea ho avuto una versione del film su VHS (che oggi come oggi fa sempre strano ricorrere a questi mezzi quasi del tutto perduti nella memoria) registrata da raitre.

Ecco, però come si fa a parlare di un film così? Qui ho ritrovato il genio di Godard del mio amatissimo A bout de souffle (1960) e per questo strano rapporto tra persone alcune cose di Jules et Jim (Truffaut, 1962).
Dicevo, come si fa a descrivere questo genere di film? Già la storia un po' ti mette a disagio nello scrivere: si inizia in medias res, ad avvenimenti già accaduti, quando il fatidico incontro che cambierà ben tre vite è già avvenuto. Poi all'inizio sembra una storia più scherzosa, più surreale con epidosi davvero fortunati come il minuto di silenzio in cui c'è davvero silenzio e anche le nostre orecchie vengono tappate dal silenzio del film e poi quel ballo a tre...fantastico.
Però poi tutto precipita, va veloce verso la fine; la fatidica rapina sta avvenendo, ma ci sono problemi e tutti vanno verso la fuga, fino alla fine, un po' aspettata e un po' no.
Però più di questo che si può dire riguardo al film? Che è da vedere? Questo è ovvio. Che se si è a digiuni questo genere di film poi si dovrebbe completare almeno almeno con i due sopra citati? Certo, anche quelli è d'obbligo vederli. Ma poi? Resta solo da dire di accendere la tv o il pc e cercare di vedere questa pellicola il più presto possibile.

Dato che oggi mi sento in vena di stellette per commento: assolutamente 4 su 5, come minimo.

Ps: quasi dimenticavo...se amate anche The Dreamers, sarete ben felici di ritrovare una delle innumerevoli citazioni, quella della corsa nel Louvre.

Vacanze Romane




Finalmente, ieri sera, ho colmato una grave lacuna nella mia lista di film visti. Essendo un classico in bianco e nero, mi sentivo in colpa a non averlo mai visto, così ecco che lo vedo.
Direi che la trama non è da raccontare, chiunque, anche se non l'ha visto, sa almeno vagamente di che parla. Una giovane donzella (la bellissima, adorabile, magrissima, intramontabile Audrey Hepborn)fugge dalla sua vita di doveri principeschi e inzia una serie di equivoci dopo l'incontro notturno con un giornalista.
La storia va avanti tra momenti imbarazzanti, giri turistici per Roma in vespa, fotografie rubate e dolci momenti.
Per fortuna il finale non è proprio super romantico, un vago senso di realismo ce l'ha.
Insomma, tra tutti i film di Audrey non rientra tra i miei preferiti. Film da vedere per un insano bisogno di completezza personale, ma se si cerca un bel film d'annata con la nostra eroina io non consiglirei questo. Ha momenti simpatici, ma non troppi.
Forse son troppo crudele o solo troppo affezionata a pellicole come Sabrina o Colazione da Tiffany.


Direi...2 stelline e mezzo su cinque.

Sunday, March 02, 2008

On Your Porch


Ci sono musiche, film, libri, ecc... che sono per determinati periodi.
Mi spiego. Mi capita spesso di ascoltare qualcosa e non trovalo di mio gusto, di non sentirne più il bisogno di riascoltarlo, di classificarlo come "cosa che non fa per me". Poi però, per i fantastici casi della vita, mi ritrovo, dopo qualche tempo, a riascoltare la stessa cosa e trovarla stupenda, al punto da farne uno di quei dischi che si consumano fino alla nausea.
Proprio in questi giorni, non mi ricordo nemmeno come, ho riascolato Interventions and lullabies dei Format.
Ricordo benissimo che l'anno scorso, forse addirittura in questo stesso periodo, una persona mi ha detto che quest' album gli piaceva molto e così l'avevo ascoltato, ma non mi diceva nulla. Ed era stato rilegato in qualche angolo del computer e lasciato a se stesso e lasciando me ad altri ascolti.
Invece, ora, riprendendo quello stesso ascolto...non so...lo sto consumando. Io son convinta che per ogni album (come per altre cose tipo film, libri) ci sia il suo tempo e questo tempo cambia per tutti, ovvio.
Così questa primavera che prova a spingere via questo freddo, e in qualche giornata ci riesce, trova in questo album il suo perchè. Ha "senso" alzare lo sguardo e vedere questo sole, oggi così caldo, e pensare che questo disco vada benissimo per le prime passeggiate nel parco, per un pomeriggio passato stesi nell'erba, in mezzo a qualche primo fiore, tra coccole dolci o tra letture solitarie che fanno dimenticare il mondo intero.

In ascolto ossessivo di: interventions and lullabies, the format.
titolo: traccia n°7, on your porch.
altamente consigliato.

Saturday, February 23, 2008

Arrivati senza problemi al paesino sperduto in mezzo alla campagna, ma alla via indicata il locale non c'è, è evidente: son solo villette, fattorie e nulla.
Torna indietro, vai avanti, gira a destra, attento al fosso, e quei cani randagi vicino alla macchina?, al bivio di là, ma questa non è la via giusta, no nel paese non è, siamo già passati 3 volte di qui e non c'è, guarda quel furgone rosso sembra quello dei MAM, ma figurati, gira adesso,senti...chiamiamo il locale. EVVIVA. Ok sì grazie, capito arriviamo. No ma qui non c'è nulla, è sbagliato. Oddio. Chiama ancora. Sì sì siamo arrivati da lì, poi giriamo di la, la chiesa sulla destra, arriviamo davvero. No ma aspetta la chiesa è sulla sinistra. Dobbiamo rifare la strada appena fatta; infatti la ferrovia, l'incrocio, la statale, ma eravamo qui prima..........eccolo lì, dove c'è quel furgone, ma si quello rosso dei MAM!

Oggetto dell'evento: Farmer Sea + My Awesome Mixtape @ Condorito.

Farmer Sea: http://www.myspace.com/farmersea
My Awesome Mixtape: http://www.myspace.com/wearemyawesomemixtape

Cosa sono le nuvole





Questa mattina mi son data agli acquisti del momento.
Ho preso due perle di album: Bachelite degli Offlaga Disco Pax e l'ep 14-19 di Paolo Benvegnù.
Ci sono poche parole per entrambi e sempre per entrambi, sono molto molto positive.
Partiamo dal secondo, dall'ep: come molte canzoni di Benvegnù sembrano poesia con poi l'aggiunta di musiche perfette per quelle parole e che completano la loro bellezza.
Invece per gli Offlaga devo dire che ero un po' scettica: il primo album, socialismo tascabile, lo avevo consumato per quanto mi era piaciuto e per quanto mi piace tuttora, per cui, come dicevo, c'era qualche timore che questo non riuscisse a superare la prova. Invece ci riesce eccome. Forse non riuscirò a dire che è addirittura meglio del precedente (per ora), ma ne è sicuramente all'altezza.
Sono due album da consumo continuo.

Titolo: Cosa sono le nuvole, traccia n°4, 14-19, Paolo Benvegnù

Tuesday, February 19, 2008

Happy Birthday, Lisa




Questo titolo proprio lo vedo bene per quello di cui sto per parlare: Jens Lekman live @ El Barrio.
Se ripenso a ieri sera, mi sembra di essere stata ad una festa di compleanno, oppure a una festa per l'ultimo dell'anno.
Jens è magnifico: si presenta con un sorriso dall'inizio del concerto alla fine, ha delle scarpette bianche lucide che farebbero invidia a Cristiano Godano. Poi c'è tutta la truppa che si è portato dietro per l'occasione. Sul palco fan il loro ingresso violoncellista e violinista, batterista, bassista e un dj (?), un ragazzo per delle basi e altri sorrisi (?).
Ma poi sarebbe più giusto dire che il sorriso ce l'han tutti, in un modo o nell'altro; e sembrano proprio felici di suonare, cantare, ecc. E sta così bene che viene voglia anche a te di essere felice, saltellare e festeggiare non si sa bene cosa, ma tanto ormai dopo una canzone già sei preso dentro lo spirito del concerto e del perchè di tutta questa gioia non ti interessa più nulla.
Se alla fine avesse lanciato coriandoli e palloncini su tutto il pubblico numeroso non mi sarei stupita, anzi, mi è dispiaciuto non succedesse; sarebbe stato un bellissimo finale.
Ma anche così è andato bene, molto bene e speriamo che questo ennesimo svedese bravissimo torni presto da noi.

Monday, February 18, 2008

Libri come se piovesse




Ne hanno scritto i quotidiani, ne hanno fatto un servizio anche al telegiornale...e da brava divoratrice di libri quale sono ne parlo anche io.
Sabato ha spalancato le sue porte in un paesino che, come tanti, rischiava di essere ricordato solo dai suoi abitanti e forse nemmeno un sogno a occhi aperti per molti di noi. Insomma, in quel di Frassinetto Po, nei locali di quella che fu una ex discoteca, esiste un outlet dei libri. Sì, quello che in molti altri paesi esiste da anni e in grandi numeri, qui da noi, con il solito ritardo, è finalmente arrivato.
Qui si torna a dar luce a vecchie edizioni, a quei libri dimenticati nei magazzini che dopo poche settimana in bella vista vengono dimenticate, il tutto con fantastici sconti sui prezzi di copertina!
Quindi ecco a voi, divoratori di libri, quello che potrebbe benissimo essere il paradiso, per ora accessibile solo il sabato e domenica, però.



immagine: http://kissing-is-chaos.deviantart.com/

Tuesday, February 12, 2008

"suo figlio, signora, ha la faccia come il culo"

Sto facendo una compilation.
Mi capita di farne spesso, per molti motivi: cd che voglio che qualcuno ascolti, brani che racchiusi in un mondo loro assumono un loro significato preciso.
Ogni compilation è diversa, con diversi scopi e con diverse idee alla base.
Ovvio che la persona per cui viene assemblata ha il suo peso, perchè per ognuno ci vuole un certo tipo di raccolta.
Da ieri notte sto cercando di farne un'altra; questa è prima di tutto per me e poi forse per qualcunaltro, per cercare di far sentire cose che di solito non ascolta di sua spontanea volontà. Sto fcanedo una compilation tutta italiana e cavoli se è difficile.
Troppe canzoni che hanno un loro significato legato a cose passate, gruppi che hanno fatto il mio personale percorso musicale fino a oggi, fino agli ascolti dell'adesso e ora.
Questo mi è capitato: mentre ascoltavo alcuni brani mi son resa conto di quanto io abbia consumato, letteralmente, certi dischi e di come ora non ne senta più il bisogno. Forse perchè han fatto il loro dovere.Però non è nemmeno perchè ora non mi piacciano più; infatti mi bastano le prime note per ricordare tutto, per riavere quell'emozione provata così tante volte e sentirla ancora così presente.
Forse i dischi che non consumiamo più son così dentro di noi, son così ben assimilati che non serve più sentirli ripetutamente centinaia di volte fino a spaccarci le orecchie; quell'esercizio è fatto, è nostro, da li non se ne andrà più e sempre avremo la nostra sensazione nel riascoltare e quegli stessi brividi, se il disco è davvero diventato "nostro" lo avremo sempre.
Questo è anche il bello di amare la musica e farne una parte così importante della propria vita.

titolo: da Socialismo Tascabile, Offlaga Disco Pax
disco alla base di questa riflessione serale

Monday, February 11, 2008

Cassandra's dream




Cassandra's dream, ovvero quello che la solita traduzione cambia è conosciuto da noi come Sogni e Delitti, il nuovo film di Woody Allen.
Io son sempre dell'idea che se l'autore di un'opera sceglie un determinato titolo lo si dovrebbe lasciare, ma sembra che noi proprio non ne siamo capaci.
Qui il titolo ha davvero il suo senso e nel film c'è lo si può sentire dalle prime battute e sarà il tipico luogo della trama circolare, quella che inizia in un posto, vaga per fatti e avvenimenti, per tornare a far vedere la fine della storia nel medesimo luogo iniziale.
ma tralasciando questo nodo cruciale dei film in versione italiana torniamo al nostro vero oggetto: il nuovo prodotto della mente di Woody Allen.
Ovvio che se una persona si reca al cinema aspettando la solita commedia del nostro amato regista avrà commesso un grave errore. Qualche risata ce la possiamo anche concedere durante il film, ma di certo non c'è la comicità continua a cui ci ha abituato la sua scrittura negli anni.
La storia è una storia come tante: gente povera e incasinata che prova a tirarsi fuori dai guai ricascandoci sempre più dentro, fino ad arrivare a un limite.
Anche questo accade nel film: certe cose possono anche essere comiche, ma proprio quelle invece fanno vedere meglio i personaggi per quello che sono, per le loro paure, ansie, angosce e sogni.

In sostanza: da vedere, è probabile che io sia molto di parte, ma resta un film un po' diverso, con aspetti dell'animo umano indagati un po' diversi e merita davvero.

Saturday, February 09, 2008

Into The Wild





Sul film c'è poco da dire e non perchè sia di quelli che son così brutti da non riuscire a descriverli, ma per l'esatto opposto. Ci son pochi film che riescono a tenere alta l'attenzione per più di due ore. E non si vorrebbe arrivare alla fine perchè dalla prima scena sai che il finale sarà amaro, giusto, bellissimo, ma con un senso di disagio quasi.
L'intero film ti porta a riflettere, pensare, immaginare, sognare, isolarti...insomma, un bellissimo film, come pochi ce ne sono.

Wednesday, January 30, 2008

Immagine di La Nera Novella

Cosa dire di questo libro? Forse che può essere un buon libro da consultazione. Di quelli che lasci sul comodino assieme a poesie, favole e racconti.
Perchè non sempre verrà la voglia di leggerlo tutto, ma ci son alcune perle da avere sempre sotto gli occhi.

Scrivere non è inventare,
è parafrasare.

se si nasconde una piccola verità, la bugia può diventare una grossa valanga e
sommergere tutto.

Il sesso è una cosa bella se viene santificato dall'amore.

Tutta pagina 37

Il mio fotografo mi ama, da anni. Mi trova bella, non perchè io sia bella, ma perchè
riesce a rendermi bella in fotografia. (...) L'arte del fotografare è come l'arte del
pittore. E' come l'arte di chi inventa.

Le ultime dieci righe di pagina 89 che non svelerò perchè ci si deve arrivare da soli.

Tuesday, January 22, 2008

Rubo ancora due minuti al mio serrato regime di studio, o alla lettura del momento, perchè oggi è un po' diverso dagli altri giorni.
C'è un bel sole che si è fatto largo in mezzo al grigiore del mattino, un vento freddo che gioca a chiudere le persiane e toglie la luce per un momento.
Poi ci sono le nuove tende bianche alle finestre.
Non è ancora un primo avviso di primavera, di quelli che adoro, ma solo un avvertimento per ricordarci che c'è, che quella luce del mattino che scalda un po' e che batte sulle lenzuola bianche arriverà.
E io non vedo l'ora che arrivi, per quei primi giri per la città o i parchi a fotografare il disgelo.

Sunday, January 06, 2008

when i go deaf

ci sono giornate in cui si deve staccare.
ci sono giornate in cui bisogna dimenticarsi certe stupide regole.
ci sono giornate in cui si vorrebbe staccare dal mondo e chiudersi solo nel proprio.
queste giornate sembrerebbero negative, di quelle che usi per sistemare pensieri, chiudere periodi, ma in realtà non solo.
giornate così possono anche essere bellissime per la loro semplicità. basta starsene nel letto per ore, alzarsi solo per correre in cucina a prendersi del cibo forse non appropriato da mangiare e poi tornare sotto al piumone, mangiare gelato, residui di salatini e cose così. poi basta aggiungere un film, qualche puntata di serie televisa registrata e il gioco è fatto.
forse a me una giornata così è sembrata particolare perchè in mezzo ho avuto baci, momenti d'intimità ricercati così tanto nei giorni passati, quelli che le feste ancora ci obbligano a passare a casa, lontano da chi vorremmo con noi.
mi son anche imposta di disfare l'albero, se no il detto "e la befana tutte le feste porta via" che senso ha?

Thursday, January 03, 2008

Sky Blue Sky

titolo: sky blue sky.
perchè? i motivi son ben 3!
1: perchè una bellissima canzone
2: perchè tutto l'album è molto bello
3: perchè mi piace metterlo in contraddizione con il cielo che c'è oggi la fuori.
finalmente vedo cadere la mia adorata neve, di nuovo e di più e per più tempo.
solo quando nevica, se si ha un certo animo, si può tornare davvero bambini, altro che la mattina di natale con i regali da aprire.
prima ho visto un fiocco di neve a forma di stella...davvero davvero.
fiocchi a parte...non ho voglia di mettermi a riflettere sulle classiche cose che si pensano alla fine o all'inizio di un anno.
tanto i buoni propositi non si mantengono mai e le speranze il più delle volte si infrangono come onde contro gli scogli.
pessimismi a parte, non è+ che non ci sia niente da dire su cosa si sia portato via il vecchio e cosa mi faccia intravedere quello nuovo, solo li voglio tenere per me, i miei piccoli segreti, le mie verità non ancora svelate.
non nego di avere i miei piccoli progetti, le mie idee, i miei desideri di viaggi e cose...se e quando ci saranno allora le racconterò per quello che saranno: cose vere, concrete e bellissime.