Tuesday, February 12, 2008

"suo figlio, signora, ha la faccia come il culo"

Sto facendo una compilation.
Mi capita di farne spesso, per molti motivi: cd che voglio che qualcuno ascolti, brani che racchiusi in un mondo loro assumono un loro significato preciso.
Ogni compilation è diversa, con diversi scopi e con diverse idee alla base.
Ovvio che la persona per cui viene assemblata ha il suo peso, perchè per ognuno ci vuole un certo tipo di raccolta.
Da ieri notte sto cercando di farne un'altra; questa è prima di tutto per me e poi forse per qualcunaltro, per cercare di far sentire cose che di solito non ascolta di sua spontanea volontà. Sto fcanedo una compilation tutta italiana e cavoli se è difficile.
Troppe canzoni che hanno un loro significato legato a cose passate, gruppi che hanno fatto il mio personale percorso musicale fino a oggi, fino agli ascolti dell'adesso e ora.
Questo mi è capitato: mentre ascoltavo alcuni brani mi son resa conto di quanto io abbia consumato, letteralmente, certi dischi e di come ora non ne senta più il bisogno. Forse perchè han fatto il loro dovere.Però non è nemmeno perchè ora non mi piacciano più; infatti mi bastano le prime note per ricordare tutto, per riavere quell'emozione provata così tante volte e sentirla ancora così presente.
Forse i dischi che non consumiamo più son così dentro di noi, son così ben assimilati che non serve più sentirli ripetutamente centinaia di volte fino a spaccarci le orecchie; quell'esercizio è fatto, è nostro, da li non se ne andrà più e sempre avremo la nostra sensazione nel riascoltare e quegli stessi brividi, se il disco è davvero diventato "nostro" lo avremo sempre.
Questo è anche il bello di amare la musica e farne una parte così importante della propria vita.

titolo: da Socialismo Tascabile, Offlaga Disco Pax
disco alla base di questa riflessione serale

1 comment:

Unknown said...

quanto è vero