Thursday, March 20, 2008
Bande à part
Per rimanere in tema con il post precedente...
Colmata un'altra lacuna cinematografica, ben più grave di quella precedente (vedi post su Vacanze romane). Dopo una ricerca che sembrava più una rievocazione dell'Odissea ho avuto una versione del film su VHS (che oggi come oggi fa sempre strano ricorrere a questi mezzi quasi del tutto perduti nella memoria) registrata da raitre.
Ecco, però come si fa a parlare di un film così? Qui ho ritrovato il genio di Godard del mio amatissimo A bout de souffle (1960) e per questo strano rapporto tra persone alcune cose di Jules et Jim (Truffaut, 1962).
Dicevo, come si fa a descrivere questo genere di film? Già la storia un po' ti mette a disagio nello scrivere: si inizia in medias res, ad avvenimenti già accaduti, quando il fatidico incontro che cambierà ben tre vite è già avvenuto. Poi all'inizio sembra una storia più scherzosa, più surreale con epidosi davvero fortunati come il minuto di silenzio in cui c'è davvero silenzio e anche le nostre orecchie vengono tappate dal silenzio del film e poi quel ballo a tre...fantastico.
Però poi tutto precipita, va veloce verso la fine; la fatidica rapina sta avvenendo, ma ci sono problemi e tutti vanno verso la fuga, fino alla fine, un po' aspettata e un po' no.
Però più di questo che si può dire riguardo al film? Che è da vedere? Questo è ovvio. Che se si è a digiuni questo genere di film poi si dovrebbe completare almeno almeno con i due sopra citati? Certo, anche quelli è d'obbligo vederli. Ma poi? Resta solo da dire di accendere la tv o il pc e cercare di vedere questa pellicola il più presto possibile.
Dato che oggi mi sento in vena di stellette per commento: assolutamente 4 su 5, come minimo.
Ps: quasi dimenticavo...se amate anche The Dreamers, sarete ben felici di ritrovare una delle innumerevoli citazioni, quella della corsa nel Louvre.
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