Oggi ho dovuto scrivere quella data tre volte.
Ogni volta ha fatto male. Sto cercando di far finta di niente, mi son buttata nelle ore di lezione, assorbendo tutto ciò che Henry Miller può darmi.
Una data, una convenzione, un numero a significare qualcosa che è altro. Un così semplice numero:10, per quasi un anno.
Leggo freneticamente Miller, un po' perchè devo finirlo per mercoledì e un po' perchè perdermi nei libri mi piace, mi astrae dall'oggi, qualunque oggi sia.
Poi a legger certe cose faccio collegamenti, ritrovo non proprio emozioni, ma stati del mio essere, del corpo più che della mente.
Continuo a far dei sogni, alcuni più espliciti e altri meno semplici da capire, ma il senso è sempre uno e identico.
E' brutto svegliarsi di colpo, sudati, ancora mezzi immersi nelle immagini, nelle sensazioni, nelle voglie del sogno e sapere benissimo che l'oggetto del nostro sogno, o meglio, del nostro desiderio, non lo si potrà avere.
Monday, November 10, 2008
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