Tuesday, November 03, 2009

Mi lamento in modo irrazionale

A volte ci pensi e ti prende quest’ansia irrazionale

Troppi libri che vuoi legggere e sempre meno tempo per farlo, sembra che scivoli via; poi più leggi e più hai da leggere, mai si finirà. Cosa bellissima ma che fa un po’ paura.

Poi a studiare cose di libri si aggiungono idee, suggerimenti, obblighi…

Poi senti il freddo, il buio che arriva presto al pomeriggio e ti viene voglia di certi libri che urlano a gran voce “leggimi d’inverno”; spesso son libri che son già passati sotto i tutoi occhi, per cui tutto si accumula sempre di più ed è irrazionale come ansia perchè appena hai iniziato a leggere, diaciamo in modo consapevole, dalle medie sai che non finirai mai eppure ti ostini a leggere e a farti prendere da questi sentimenti stupidi.

Tuesday, October 27, 2009

I want a boy who will tell me stories.

I want a boy who will go on adventures with me.
I want a boy who will stay up late with me to eat junk food and watch cartoons.
I want a boy who will bake cookies with me.
I want a boy who will sing and dance in the rain with me.
I want a boy who will do all of these things and be happy to do them with me.








http://drspencerreid.tumblr.com/page/4

Tuesday, October 20, 2009

Incredibile ma vero: mi son presa un'influenza. A quanto pare è una cosa che forse mi era successa una volta alle elementari e basta. Ho scoperto che io malata non ci so proprio stare. Quando sto bene passerei ore intere a letto a leggere, vedere film, ma appena ho un po' di febbre è finita: mi arrabbio, divento acida e cattiva, non riesco a stare ferma e se si prova a farmi stare a letto c'è il rischio che attacchi la rabbia.
Ma non era questo di cui volevo parlare. Questa era solo una piccola introduzione, una spiegazione alla mia sparizione dei giorni scorsi.
A me capita di non pensare, magari anche per qualche mese, ad una cosa, che può essere un evento, una persona, insomma molte cose. Poi, quando meno me lo aspetto, arriva davanti ai miei occhi, è come un colpo allo stomaco, un flash, di quelli che si vedono nei film.
Ecco. Ieri è successo questo. L'ho già anche scritto, a dirla tutta, speravo in qualche piccolo cambiamento, qualche accenno al fatto e invece no. Forse sono io che mi aspetto troppo, che pretendo dalle persone cose che non riescono a fare;vedo al di là delle loro capacità. Dopo un po' fa male, o meglio, io ci resto male. Così basta, provo a non farne più parola e attendo...attendo il nulla, ovviamente, ma aspetto lo stesso, perchè per quanto logorante sia, è una cosa che riesce bene: rigirarsi tra i pensieri, le ipotesi e aspettare, in silenzio e aggrappandosi a quelle canzoni che ci fanno stare sempre tanto peggio.

Running away from the one i love

but i should probably say that i’m unsure why i’m running
running away from
the only thing i want
yeah, i should probably say that i’m unsure why i’m running
running away from the one i love

(greg laswelle, one i love)

Pensieri che arrivano improvvisi e io non so più che pensare. Non ne so nemmeno il perchè. Pensieri che passano, si cerca di capirli, tenerseli vicini e stretti perchè scaldano, perchè non ci sono le persone a cui sono legate e che sembrano sempre più lontane.

Thursday, October 15, 2009

Oggetti inutili ma necessari

Delle volte proprio non ce la si fa.
E allora esco, vado in giro con la musica a tutto volume con il disco adorato del momento.
Vado e cerco cose, oggetti; il più delle volte sono inutili eppure li prendo.
Di solito sono vestiti; mi piace cercare tra le varie opzioni e trovare quelle due tre cose che mi colpiscono. Andare a provarle e vedere che mi stanno pure bene.
Allora le compro e in quel momento sono felice: vestiti nuovi, abbinamenti da fare, collane che ci possno stare bene e la mia musica sempre con me.
Penso a quando li metterò, a quando forse riuscirò a fare delle fotografie e userò proprio quei vestiti perchè si adattano alla mia idea di quel momento.
Poi torno a casa, dove aleggia un freddo polare e insolito per metà ottobre e dove la noia sembra regnare sovrana.
E ancora penso che non vorrei fare altro che scattare foto, a me stessa, da sola o a persone fidate e invece no; perchè spesso, le persone che stiamo cercando sono lontane.
Tutto diventa ancora più freddo. Tutto sembra così distante, anche la cosa più semplice.


Inutile ripeterlo ma: colonna sonora di questi giorni...Editors - in this light and on this evening

desideri

VORREI UNA FAVOLA

Tuesday, October 13, 2009

Glen Hansard - Falling Slowly

I don't know you
But I want you
All the more for that
Words fall through me
And always fool me
And I can't react
And games that never amount
To more than they're meant
Will play themselves out

Take this sinking boat and point it home
We've still got time
Raise your hopeful voice you have a choice
You'll make it now

Falling slowly, eyes that know me
And I can't go back
Moods that take me and erase me
And I'm painted black
You have suffered enough
And warred with yourself
It's time that you won

Take this sinking boat and point it home
We've still got time
Raise your hopeful voice you had a choice
You've made it now
Falling slowly sing your melody
I'll sing along


From Once...è di nuovo il suo tempo, della sua magia, della loro poesia.
Racchiude troppe cose.

Monday, October 12, 2009

certi pensieri

Che poi certi pensieri ti arrivano così, da un giorno all'altro.
Prima non ci pensi nemmeno un po' e poi un chiodo fisso.
Quando è così ormai io ho una piccola terapia, diciamo d'urto: amplifico la cosa. Cerco la musica che in quel momento più mi emoziona, che più mi aiuta a "stare male" e via...i pensieri diventano onde grandissime che ti inghiottono e tu sei così piccola da non esistere più e allora i pensieri o se ne vanno dopo questa prima fase di ampliamento oppure no. E se restano ho ancora un piccolo aiuto: li metto nero su bianco, li descrivo; se sono rivolti a una persona in particolare li scrivo direttamente a questa. Il più delle volte il pensiero si esaurisce nelle parole scritte e quella persona mai saprà quale pensiero aveva attraversato la mia mente. Se invece, anche dopo aver buttato giù qualche riga, il fatto rimane allora ne devo parlare, significa che è più grande di quello che pensavo.
Adesso la musica che mi sta perseguitando a tutto volume nelle cuffie è quel cd sentito così tante volte in molte di queste situazioni: an end has a start degli Editors.

Questa mattina invece ho riascoltato un vecchio compagno di notti insonni: solo un grande sasso dei Verdena...ma parlare di cosa ricorda quel disco è ancora troppo difficile per me, rappresenta cose troppo troppo grandi e troppe persone.



don't want to go out on my own anymore
I cant face the night like I used to before
I'm so sorry for the things that they've done
I'm so sorry about what we've all become
(Editors)

You don't know love



Il primo cd per me era passato quasi inosservato, forse c'era stato solo l'ascolto dei singoli.
Poi arriva An End Has A Start, nel momento perfetto. Quelle canzoni, quelle parole, era tutto ciò di cui avevo bisogno. Da lì ho consumato quel disco, l ho spremuto ogni volta che sentivo le cose andare male, qualunque fosse il motivo, quel disco migliorava la giornata.
Infine esce lui, In This Light And On This Evening. alla seconda traccia già capisco che è amore. sono cambiati, certo, ma sembrerebbe in meglio; anche questa volta sembra che abbiano azzeccato note e parole di cui avevo bisogno.
Devo passare all'ascolto in cuffia: troppi suoni nascosti da assaporare.
E si aspetta dicembre per il concerto, finalmente.

Thursday, October 08, 2009

Sunday morning




Maurice Merle-au-Ponty

Visibile e mobile il mio corpo è annoverabile fra le cose, è una di esse, è preso nel tessuto del mondo e la sua coesione è quella di una cosa. Ma poichè vede e si muove, tiene le cose in cerchio attorno a sè, le cose sono un suo annesso o un suo prolungamento, sono incrostate nella sua carne, fanno parte della sua piena definizione, e il mondo è fatto della medesima stoffa del corpo.

Tuesday, October 06, 2009



A volte si sorride per niente
a volte quello per cui sorridiamo è un pensiero veloce veloce
e noi rimaniamo li a sorridere
e al mondo sembra che lo stiamo facendo per niente

Monday, October 05, 2009

Si può punire un ricordo?

Mi ricordo quando è successo. Ricordo benissimo le parole, la sensazione, la consapevolezza ed il crollo. Una coperta pesante gettata addosso, soffoca e non te ne puoi liberare.
Mi ricordo quando non smettevo di piangere e odiare.
A volte ricordo troppo bene e mi viene voglia di punirti, vorrei provassi le stesse cose. Poi arriva il caldo e quella coperta la si deve gettare via e ricordi migliori, nuovi, più leggeri, tornano; ricordi come l'aria di questo ottobre: con un leggero vento fresco, ma con il sole a riscaldare tutto. Allora quel desiderio se ne va, torna a nascondersi e io posso lasciarmi prendere dal calore di una tazza di tè e dai colori di un dolce fatto in casa.

Friday, October 02, 2009

Vorrei...

Vorrei avere un’altra luce in questa stanza, un altro colore su questo pavimento di legno, altri colori attorno a me. A volte vorrei fosse tutto più bianco.

Thursday, October 01, 2009

Ora

tempo per leggere coricata sul letto bianco

nick drake di nuovo nello stereo

un golfino morbidoso addosso

un cerchietto rosso fra i capelli

qualche bella foto da guardare ogni tanto

Wednesday, September 30, 2009

Desiderio #2




spesso mi capita di essere in questo modo: capelli raccolti e mano sul collo…vorrei che qualcuno mi facesse una foto così, sarebbe bello.

Desideri e

Desideri e i primi segni d’autunno

1) vorrei i dischi di -Once

-FBYC

oggi ho calpestato la prima foglia che ha crach!

immediata la voglia di correre in un parco a fotografarle, calpestarle, sentirle e raccoglierle

peccato non avere qualcuno che venga con me.

Tuesday, September 29, 2009

Son alcuni giorni che vorrei parlare, ma alla fine qualcosa mi ferma: un'idea migliore, una canzone, un libro da finire, una foto da vedere sul pc...cose che distraggono e mi portano via.
Non so nemmeno bene di cosa vorrei parlare, forse di quel tutto e niente che tanti parlano; forse di quelle cose che si pensano nel cuore della notte quando ti svegli e non riesci a riaddormentarti, quei pensieri che al buio fan così paura e che, con il sole che passa dalle persiane, sembrano invece più innocui delle caramelle (tranne quelle alla cannella pura del negozio a Biella: quelle bruciano dalla lingua alla gola!).
Forse vorrei raccontare di come da una foto è venuta l'idea di farsi qualche spilletta e ciondolo e oggettini morbidosi da schiacciare di stoffa.
Poi arriva il ricordo di sabato sera e di quel concerto così bello di cui non riesco a raccontare( per la cronaca era i fine before you came); non mi ero nemmeno accorta di esserci così affezionata fino a quando non li ho risentiti l'altra sera dopo 3anni e sono diversi da prima, sono meglio e dicono molto e lo fanno quasi gridando. Cosa che delle volte vorrei essere capace di fare. Perché certe cose proprio non si possono dire a un volume di voce normale.
Poi suona il timer del forno e mi ricordo della torta che è pronta e non vedo l'ora di mangiarla dopo cena, con un caffè d'orzo super annacquato (a me piace così non posso farci nulla)o con l'ennesimo tè della giornata; sono curiosa perché si tratta di un esperimento. Non sono i solito muffins che ormai non mi spaventa più fare, come il risotto zafferano zucchine e varianti varie, o come le melanzane alla parmigiana, quelle sono facili.
Con Tumblr e We Heart It vedo delle foto di torte e dolci bellissimi e vorrei saperli fare, poi mi scoraggio e finisco per fare delle cose magari buone ma non artistiche.
Sono due pomeriggi che lascio il tempo scivolare via. Passerà questa noia, che non è noia...è solo non voglia di fare delle cose.
Forse adesso potrei almeno andare avanti con il libro, quello di Ellis (lunar park), così potrei almeno parlare di quello.

cake and coockies and clock


Monday, September 28, 2009

Friday, September 25, 2009

Monday, September 21, 2009

Thursday, September 17, 2009

desideri



Vorrei una camera con le pareti bianche, il letto bianco e
dovrebbe essere sotto una bella fnestra!

http://www.flickr.com/photos/26605933@N06/3789600982/

impossibile come la pioggia prima che cada




Due oggetti: un libro e un disco.
Il libro è La pioggia prima che cada di Jonathan Coe e il disco è il live dei Sigur Ros.
Oggi il cielo è tornato ad avere dei colori, ma alla fine di questo inaspettato bel libro, il colore della mia stanza è grigio. La musica del disco riesce a dare una tonalità azzurrina, ma di poco.
Era un po' di tempo che un libro non mi faceva questo effetto; all'inizio non credevo si sarebbe rivelato così valido, almeno per me. E' molto breve, 200 pagine e forse è questo il suo pregio: ti porta dove meno ti saresti apsettata e nell'arco di pochissimo.
Forse mi sembra di avere un cielo grigio e carico di neve sopra la testa non tanto per quel che succede a uno dei personaggi principali del libro, ma forse più per quello che accade a uno minore. Forse certe parole più certa musica mi riportano a eventi passati, non da troppo ineffetti, che non hanno proprio tonalità verde brillante...
C'è una domanda che vorrei fare, ma che credo abbia bisogno ancora di qualche tempo per maturare, probabilmente più in me che non nella persona a cui vorrei farla. Come scrive Coe..."c'era un significato per tutto questo..."e allora me lo dico anche io, anche se solitamente credo poco in queste cose e infatti subito dopo arriva la risposta al personaggio e a me: "Il disegno che stava cercando era scomparso. Peggio ancora, non era mai esistito. Come avrebbe potuto? Quello in cui aveva sperato era un'invenzione, un sogno, una cosa impossibile: come la pioggi aprima che cada".

Tuesday, September 15, 2009

Sorpresa del martedì mattina




Brakes, Touchdown

ottimo accompagnamento in questo noioso e infinito ripasso.
allegri senza essere fastidiosi; mettono voglia di fare e il tempo
passa quasi senza accorgersene.

Monday, September 14, 2009




Polaroid Lomo Diana F+

Parigi, '09

Once



Un film e delle canzoni che sanno proprio di freddo, autunno e inverno. Da riascoltare con thè caldi e buoni libri, oppure guardando la pioggia ed il grigio fuori dalla finestra.
Da rivedere sotto le coperte, perchè l'anno scorso mancava qualcosa: questa volta è diverso.
E c'è da aspettare febbraio per vederli dal vivo, dovev aessere a novembre, arrivava con una precisione di giorno perfetto. In fondo, anche febbraio andrà bene.

35 mm





Lomo Diana F+, 35 mm

Saturday, September 12, 2009




Una di queste foto doveva essere una possibile immagine per un manifesto; l'altra una prova sulla scia della prima.
Troppi libri oggi possono schiacciare le idee, la troppa informazione non è solo di internet; non riuscire più a segliere i testi adatti per ognuno di noi; i falsi "grandi romanzi". Tutto questo e molto di più era la mia riflessione dietro queste immagini e dopo alcuni discorsi di ieri mi son tornate in mente.

Thursday, September 10, 2009







Non saranno autentiche polaroid però fanno la loro figura.

Wednesday, September 09, 2009



Paris
8/09
Lomo diana, B/W

Lo ammetto

Lo devo ammettere: mi son fatta affascinare da Tumblr. Però basta. Vorrei tornare al mio fidato blog, un po' mi manca sistemarlo come si deve.

Sunday, August 16, 2009

Paris, 08-09



Parigi 2009
Lomo diana, b/w

08-16-09




E' arrivata l'ora di dare una sistemata a questo blog. Tra flickr, deviantart, myspace e facebook qui non si riesce più a capire nulla. Invece c'è bisogno di una sistemata e di capire dove vanno a finire le cose importanti. Per cui ecco: ripulita a flickr, in attesa di avere un account pro; deviant lo si tiene per le cose anche meno belle e di questo blog cosa ne si può fare? Lo si può aggiornare molto più spesso, anche solo con qualche foto, video di qualche concerto e pensieri sparsi qua e là.

Wednesday, June 17, 2009

Piccoli momenti di puro piacere



Per caso oggi mi son ritrovata con l'ultimo disco dei Bloc Party in vinile.
E' da quando son tornata a casa alle 4 che non faccio altro che sentire vinili,
era da tanto che non lo facevo.
Poco fa è toccato al mio preferito dei Settlefish, the plural of the choir...
l'ultima traccia, we please the night, drama...la risento in cuffia per la 4 volta;
non ricordavo una meraviglia così...e non devo ripensare versione live!
ecco ecco....di nuovo, il finale...
come si fa a non amare un pezzo così?
come si fa a spiegare a parole un pezzo così?
un pezzo che ti trascina, ti porta in alto, sempre più in alto
e sale, sale...ed esplode...wow.

we please the night.
as long as it is long as us right.
we please the night.
the second that second our feet set out.
the dark the dark the dark is coming.
as the face gets washed down by the dawn. a newer look.
looks less fatherly.
that's what i call to please.

http://www.flickr.com/photos/25361280@N00/449253259/in/set-72157594581841007/

Monday, March 30, 2009

Garden 8



Giorni strani: ascolto in continuazione album degli Idlewild. Un gruppo che esiste da più di dieci anni, lo conoscevo di nome, ma mai mi era venuta la curiosità di ascoltarli. E' bastato un consiglio giusto al momento giusto ed eccomi ad ascoltare in continuazione quel gruppo.
In realtà mi capitano spesso queste monomanie per i gruppi. Ho i miei preferiti, loro sono li e mai se ne vanno, ma ci sono momenti in cui tutta la musica che hai nell hard disk non basta e ti metti a cercare, a caso e su consiglio e poi in un attimo senti la canzone giusta ed è fatta.

Un giorno, percorro la mia solita strada, passo davanti a quel giardino di via Carlo Albero a Torino e lo vedo, di colpo: il primo albero in fiore dell'anno.
Il giorno dopo ci ripasso e questa volta ho una polaroid. Scatto e torno la voglia di fotografare, di trovare l'ispirazione ovunque. E' tornata anche la voglia di polaroid, un mare di polaroid, purtroppo.

Sono tornata per qualche giorno a Biella. oggi son andata nel nuovo bar che hanno aperto al posto dell'ultima latteria di questa città assassina di cose vecchie (che tra due tre anni avrebbe fatto 100 anni!). Ovviamente quel posto, molto carino, molto stile taverna, non ha conservato nulla di quella latteria.
Dopo sono andata in una merceria lì vicino, anch'essa luogo storico della città. Lì si può trovare di tutto, tra cui dei bottoni fantastici e anche alcuni che arrivano da prima della guerra!



link necessari:
http://www.flickr.com/photos/25361280@N00/3395076054/
http://kissing-is-chaos.deviantart.com/art/Figure-8-117606683
http://www.idlewild.co.uk/

Thursday, February 05, 2009

A volte



A volte è la mancanza di finale che fa più male.
A volte si vorrebbe una bella litigata, di quelle che ti depurano completamente così da essere vuoti e liberi.
A volte questo grigio che si mangia Torino per giorni interi proprio riesce ad abbattere ogni buon proposito.
Ecco, oggi vorrei una di quelle belle giornate di finta primavera di febbraio; con un bel sole che scalda un po' le ossa, un parco, un libro da leggere, una macchina fotografica per passare da un capitolo all'altro del libro e poi un buon thè quando il sole inizia a scendere e qualche buon amico con cui ridere per un po'.
Invece c'è solo grigio, freddo, un libro da finire, un giro in segreteria studenti da fare per capire il meraviglioso nuovo carico didattico.
A volte sapere che le cose si son chiarite una volta per tutte servirebbe davvero.
Invece ci ritroviamo con in mano della rabbia che sta scemando senza nemmeno essersi sfogata. Ci ritroviamo a passare oltre senza aver affrontato direttamente quel che ci fa arrabbiare.
A volte mi mancano quelle litigate dei miei 16 anni così appassionanati, così inutili, ma così liberatorie e belle.

Wednesday, February 04, 2009

La principesa dai capelli blu: la prova che non sono pazza

E' da anni che quando si parla dei cartoni animati degli anni 80 e primi 90 io cito anche
"la principessa dai capelli blu" e non c'è volta che anche altri si ricordino e in più vengo presa in giro. Non so bene perchè a dire il vero; comunque...volevo usare come prova il vinile di fivelandia che da piccola avevo ( ne possedevo ben 4) ma ahimè negli anni son andatai persi ma ieri sera ecco la rivincita: vagando tra le siglie dei cartoni su youtube faccio la ricerca ed eccola...è lei...
queste sì che sono soddisfazioni!

Tuesday, February 03, 2009

if we cannot see

cercando di addolcirmi il sangue e la mente...

Devics

you were born with a heart that can never be filled
and a head like snow that can never be still
there are streets paved in gold that shine so bright
that you force yourself to look away

if we can't see now, we might never see
we only kill ourselves more slowly
if you can't find love, then you will finally see
how we kill ourselves slowly

the words that fall from your mouth
they crystalize and break on the ground
and everything you want, you can't have
but you force yourself to look away

if we can't see now
we might never see
we only kill ourselves more slowly
if you can't find love, then you will finally see
how we kill ourselves more slowly

if you can't find me then you can't find love
if you close your eyes then will finally see
that you're already here with me

Zero

Io dico, è così difficile capire? perchè forse, a volte, pensiamo di aver detto una cosa, che è quella, precisa e che non può voler dire altro. Parole così come gesti, silenzi, ecc...
Dico questo perchè mi sembra che delle volte proprio la gente non capisca, o meglio, non vuole capire. Uno è arrabbiato, anzi incazzato, dice delle cose, le si risponde credendo forse di parlare a una ragazzina di 12 anni, non si risponde, si fa silenzio a quel punto perchè cosa si può dire? "non hai capito proprio nulla?" pare sempre un po' brutto, no? allora si tace e cosa si ottiene? silenzio........................................
silenzio perchè la causa dell'incazzatura proprio non ha nemmeno capito che si è arrabbiati e la suddetta snobba la questione.
E fa rabbia.
E' traboccata la fomosa ultima goccia dal vaso.
A questo punto, ora che anche la rabbia sembra cosa inutile e uno spreco di forze, cosa si può fare? Sempre nulla. Si diventa quasi buddisti: in silenzio si passa oltre e si fa finta di nulla, tanto la causa dell'incazzatura mica l'ha capito che ce l'avete e che ce l'avete proprio con essa!

Monday, January 26, 2009

After Dark



"Persino le giovani coppie che stanno abbracciate strette davanti ai distributori automatici di bevande non hanno più parole da scambiarsi. Si trasmettono in silenzio il poco calore che resta loro in corpo.
Il nuovo giorno sta per arrivare, ma quello vecchio sta ancora trascinando il suo pesante orlo."

Come sempre Murakami riesce a portarmi in una dimensione altra, che solo pochissimi scrittori riescono.
Racconta tutto e niente di una notte a Tokyo. Ci parla di alcune persone, di altre dà solo un abbozzo, ma di tutti non sappiamo la fine, come sia andata a concludersi la loro vicenda. Nonostante questo, non rimane la domanda, non resta la voglia di sapere; quello che ci ha detto è bastato, di più sarebbe stata un'invasione.

Wednesday, January 21, 2009

Shoreline

E' strano come dei semplici sogni ci possano segnare.
Questa notte ho sognato, era un sogno che sapeva di passato e futuro, in qualche modo.
Stavo male, per quello che succedeva, per quello che mi veniva detto.
Mi sono obbligata a svegliarmi e stavo ancora male.
Al risveglio, questa mattina, all'ennesima volta che facevo suonare la sveglia, quel sogno è diventato realtà; non per davvero, ovvio, solo...solo ho deciso che si trattava di realtà e di comportarmi come se così fosse.
Anche il mio inconscio mi dice cosa dovrei fare, ma allora perchè è così difficile ascoltarlo?






listening: broder daniel, cruel town

Thursday, January 01, 2009

Non è per sempre





ennesima riscoperta di questa canzone che...beh, basta leggere il testo.
è bello vedere come una canzone può cambiare così tanto negli anni per noi e come la si ritrovi nelle situazioni più diverse.
anche gli Afterhours li ho di nuovo riscoperti. Li ascoltavo anni fa e ai primi di dicembre li ho rivisti dal vivo: sono sempre fantastici.

Dici che i tuoi fiori
si sono rovinati
non hai abilità
questa nazione è brutta
ti fa sentire asciutta
senza volontà
e gioca a fare Dio
manipolando il tuo DNA
così se vuoi cambiare
invece resti uguale
per l'eternità

ma non c'è niente
che sia per sempre
perciò se è da un po'
che stai così male
il tuo diploma in fallimento
è una laurea per reagire

puoi finger bene
ma so che hai fame

tutto è efficacia
e razionalità
niente può stupire
e non è certo il tempo
quello che ti invecchia
e ti fa morire
ma tu rifiuti di ascoltare
ogni segnale che ti può cambiare
perchè ti fa paura
quello che succederà
se poi ti senti uguale

ma non c'è niente
che sia per sempre
perciò se è da un po'
che stai così male
il tuo diploma in fallimento
è una laurea per reagire

sai finger bene
ma so che hai fame

non è niente
non è per sempre
è troppo ormai
che stai così male
il tuo diploma in fallimento
è una laurea per reagire
non è niente
non è per sempre

Afterhours, non è per sempre