Monday, October 12, 2009

certi pensieri

Che poi certi pensieri ti arrivano così, da un giorno all'altro.
Prima non ci pensi nemmeno un po' e poi un chiodo fisso.
Quando è così ormai io ho una piccola terapia, diciamo d'urto: amplifico la cosa. Cerco la musica che in quel momento più mi emoziona, che più mi aiuta a "stare male" e via...i pensieri diventano onde grandissime che ti inghiottono e tu sei così piccola da non esistere più e allora i pensieri o se ne vanno dopo questa prima fase di ampliamento oppure no. E se restano ho ancora un piccolo aiuto: li metto nero su bianco, li descrivo; se sono rivolti a una persona in particolare li scrivo direttamente a questa. Il più delle volte il pensiero si esaurisce nelle parole scritte e quella persona mai saprà quale pensiero aveva attraversato la mia mente. Se invece, anche dopo aver buttato giù qualche riga, il fatto rimane allora ne devo parlare, significa che è più grande di quello che pensavo.
Adesso la musica che mi sta perseguitando a tutto volume nelle cuffie è quel cd sentito così tante volte in molte di queste situazioni: an end has a start degli Editors.

Questa mattina invece ho riascoltato un vecchio compagno di notti insonni: solo un grande sasso dei Verdena...ma parlare di cosa ricorda quel disco è ancora troppo difficile per me, rappresenta cose troppo troppo grandi e troppe persone.



don't want to go out on my own anymore
I cant face the night like I used to before
I'm so sorry for the things that they've done
I'm so sorry about what we've all become
(Editors)

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