Monday, December 17, 2007

Paranoid Park




Paranoid Park è un posto dove tutto può iniziare e finire.
Paranoid Park è il luogo dove inizia e continua l'adolescenza
Paranoid Park è il punto in cui si perde l'infanzia di Alex.
Seguiamo avanti e indietro nel tempo la vicenda di Alex; Gus Van Sant ci porta nel mondo di un ragazzino che ha una vita come tanti, ma che, come spesso accade, in un momento, per un banale gesto involontario, si trova catapultato in una situazione estrema, in una situazione di menzogna, di paura e di angoscia.
Lui, come tutto il resto delle persone accanto, non si cura del mondo. Solo una ragazza prova a immettere qualche riflessione e domanda sul tavolo delle loro chiacchere, ma risultano essere solo un primo strato, solo un accenno mal posto ai problemi dell'America e anche dei giovani.
Alla fine del film non sappaimo cosa succederà ad Alex, ma questo non importa in fondo; nessuno sembra voler vedere cosa accadrà. E' solo la descrizione di un momento, di un errore di cui si ha paura,ma di cui si ha ancora più paura di parlare. Allora non si confessa, si prova ad aggirare il problema, a superare le ansie che ci attanagliano.
E il film finisce così, un po' come era iniziato, in mezzo alla storia di Alex.
Van Sant sembra voler introdurre lo spettatore a qualcosa di altro, fa vedere una piccola parte, fa intravedere che c'è ben altro dietro quel piccolo mondo da lui descritto, appena accennato. Allora inserisce riprese in super8, così, per dare un altro assaggio, ma ancora non basta per comprendere quell'universo appieno. Ma forse non c'è bisogno di capirlo, forse può bastare anche solo esserne a conoscenza, forse è una delle tante cose che dobbiamo apprendere e tenere in serbo per altri momenti, per future riflessioni, per prossime storie.

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